A processo con l'accusa di avere scaraventato l'ex fidanzata del figlio, con la quale i rapporti erano diventati da tempo burrascosi, giù dalle scale, provocandole gravi traumi e la frattura del piede. Dopo il rinvio a giudizio, deciso dal giudice dell'udienza preliminare Luisa Turco, ieri mattina, davanti al giudice monocratico Alessandro Quattrocchi, è iniziato il dibattimento a carico del cinquantaquattrenne Calogero Volpe. L'imputato, difeso dall'avvocato Salvatore Pennica, sarà processato, per l'accusa di lesioni. Ieri mattina il pubblico ministero, la difesa di parte civile e quella dell'imputato hanno chiesto l'ammissione dei propri mezzi di prova e il giudice, dopo averli ammessi, ha rinviato al 22 maggio per sentire il primo teste della lista della Procura. La ragazza, che rimediò nella caduta la frattura dell'astragalo, si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Vincenzo Caponnetto già all'udienza preliminare. La vicenda si inquadra in un contesto di rapporti turbolenti fra i nuclei familiari. L'avvocato Pennica, difensore dell'imputato, infatti, in precedenza aveva chiesto al gup di astenersi dalla trattazione del procedimento perché - secondo la sua versione - sarebbe stata incompatibile visto che, nelle settimane precedenti, aveva condannato con la formula del decreto penale, il fratello della ragazza ferita, accusato di minacce nei confronti di Volpe. La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola