Falsi certificati medici per ottenere un trasferimento nella propria provincia di residenza e ottenere vari benefici di legge e previdenze: l'inchiesta bis, ribattezzata «La carica delle 104», è stata conclusa. Il pubblico ministero del tribunale di Agrigento, Paola Vetro, ha fatto notificare 54 avvisi di conclusione delle indagini preliminari nell'ambito del secondo filone di inchiesta sulla cosiddetta «fabbrica dei falsi invalidi» che, nel settembre del 2014, ha fatto scattare una ventina di arresti e, in seguito, decine di condanne e patteggiamenti.
I poliziotti della Digos stanno notificando il provvedimento nei confronti di quattordici medici, accusati di avere rilasciato false certificazioni per patologie inesistenti o accentuate rispetto alla reale entità, e quaranta pazienti che, grazie a certificati falsi, avrebbero beneficiato di previdenze di vario tipo. Nella lista anche alcuni insegnanti che, con questo stratagemma, avrebbero ottenuto l'assegnazione di una sede vicino casa.
Nel Giornale di Sicilia di oggi la lista degli indagati.