Il Tar «salva» una coltivazione di pere e, nell'attesa della seconda decisione cautelare e di quella di merito, stoppa l'esproprio dei terreni dove avrebbe dovuto sorgere la sottostazione di un impianto eolico. I fratelli P.V. e P.P., rispettivamente di 39 e di 38 anni, di Ribera, legali rappresentanti di una società agricola, che gestisce la produzione di frutta in alcuni terreni di Calamonaci, hanno superato il primo banco di prova della giustizia amministrativa.
I due imprenditori, alla fine del 2018, ricevevano una nota con la quale venivano a conoscenza della circostanza che l'assessorato regionale dell'Energia aveva autorizzato la società Eeb srl a procedere alla realizzazione di un impianto eolico da collocare nel territorio del comune di Bivona e di una sottostazione da realizzare nel territorio del Comune di Calamonaci, disponendo l'apposizione del vincolo preordinato alla espropriazione per pubblica utilità.
Con la stessa nota i due fratelli apprendevano che nei propri terreni sarebbe stata realizzata una sottostazione nella quale incamerare l'energia prodotta dall'impianto eolico.
L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia