"I tre lavoratori sono stati assunti la prima volta perché segnalati dal sindaco di Porto Empedocle di allora, Calogero Firetto, e dopo il loro licenziamento gli fu trovata una nuova sistemazione sempre su sua sollecitazione". Stefano Moncada, fratello di Salvatore, il "re dell'eolico", e socio delle imprese del gruppo, conferma quanto l'uomo d'affari con imprese in mezzo mondo, aveva già detto in una delle udienze precedenti.
A ribadirlo ci aveva pensato anche il direttore amministrativo Calogero Volpe. Alla fine il giudice monocratico Katia La Barbera, su richiesta congiunta della difesa di Moncada e della parte civile, ha deciso di citare Firetto, nel frattempo diventato sindaco di Agrigento, per chiedergli se la circostanza è reale.
Moncada, in particolare, è accusato di violenza privata perché avrebbe costretto tre lavoratori di una società del gruppo ad accettare il passaggio in un'altra impresa con conseguente trasferimento della sede lavorativa da Porto Empedocle a Campofranco. Ma la loro versione è diametralmente opposta a quella fornita in aula dallo stesso Moncada e da alcuni testi della difesa, affidata all'avvocato Marco Giglio.
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