Immobilizzata con la forza e costretta a subire, per ben due volte un rapporto sessuale da parte del marito nonostante le resistenze e le grida. Prima e durante il presunto stupro, ci sarebbe stato anche un contesto continuo di minacce e vessazioni.
I giudici della terza sezione della Corte di appello di Palermo, presieduta da Antonio Napoli, hanno confermato la condanna a 4 anni di reclusione, per due ipotesi di violenza sessuale e per quella di maltrattamenti ai danni della moglie, inflitta nei confronti di un cinquantenne, attuale consigliere comunale di Porto Empedocle.
L'uomo, in passato impiegato in un consorzio, è accusato di avere costretto la moglie, sbattendola con violenza sul letto e immobilizzandola, a subire due rapporti sessuali completi. I due episodi si sarebbero verificati fra il gennaio e il marzo del 2014.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia