Otto mesi di reclusione per l’accusa di «impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato», una sorta di ricettazione relativa a oggetti di pregio artistico.
Il settantaquattrenne Antonino Fiorello ha scelto di patteggiare la pena e definire la vicenda evitando un vero e proprio processo.
L’uomo, secondo quanto hanno accertato le indagini, teneva in casa due quadri del Settecento rubati quattro anni fa nella chiesa madre di Aragona. I carabinieri, nel corso di una perquisizione alla ricerca di armi, avevano notato i dipinti appesi alle pareti della sua abitazione e non aveva fornito alcuna giustificazione.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
Caricamento commenti
Commenta la notizia