Sequestrate nell'Agrigentino sei tonnellate di pesce in cattivo stato di conservazione, scaduto, contraffatto e in assenza di tracciabilità in quanto non si è in grado di fornire la pertinente documentazione oppure i numeri di lotto indicati nelle fatture dei fornitori non corrispondevano con quelli rinvenuti negli imballaggi, e contraffatto. L'operazione è stata condotta dalla Capitaneria di Porto Empedocle.
La parte più consistente dell’operazione si è svolta presso una ditta di Sciacca, dove grazie all’operato congiunto dei militari specializzati (ispettori pesca) in servizio presso i Comandi di Sciacca e Porto Empedocle è stata scoperta una frode in commercio.
Ispezionando i locali sono emerse diverse discrasie sulla tracciabilità dei prodotti ittici e l’esistenza di un locale esterno ed adiacente alla struttura ufficiale ma non censito tra le pertinenze dell’impresa. Quest'ultimo di fatto veniva utilizzato come laboratorio “occulto” (in quanto non rientrante nelle planimetrie del piano HACCP), in cui i dipendenti della ditta realizzavano l’attività di frazionamento, cernita e riconfezionamento di prodotto ittico proveniente da diversi lotti al fine di creare confezioni da un chilo del cosiddetto misto mare ed accumularlo, in attesa di commercializzarlo in maniera illecita.
Al termine della complessa attività sono stati sottoposti a sequestro i depositi della ditta incriminata unitamente ai furgoni isotermici utilizzati dalla stessa, quattro Tonnellate di prodotti ittici non commercializzabili a vario titolo e denunciati all’autorità giudiziaria i titolari della ditta sicana.
La ditta in questione falsificava l’etichetta dei prodotti utilizzando il marchio di una ditta di Anzio, i militari hanno provveduto ad eseguire i dovuti riscontri grazie alla collaborazione dei colleghi laziali, verificando come sia le etichette che i marchi della ditta erano stati contraffatti per potere immettere illegalmente i prodotti in commercio.
Per quanto concerne le attività svolte nell’area empedoclina sono stati sequestrati furgoni isotermici contenenti materiale in cattivo stato di conservazione, scaduto ed in assenza di tracciabilità. Inoltre è stata ispezionata una ditta locale, titolata nella produzione e trasformazione di prodotto ittico la quale non è stata in grado di fornire la rintracciabilità/tracciabilità dei prodotti trattati. Tutto questo ha comportato il sequestro di due tonnellate di prodotto ittico.
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