Il giudice Silvia Capitano della sezione civile del tribunale di Agrigento ha condannato Girgenti Acque, la società che gestisce il servizio perchè "il sistema di depurazione dei pennelli a mare è inadeguato". L'impresa, in seguito all’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura, è stata commissariata e adesso dovrà restituire 500 euro, oltre interessi, a titolo di canoni di depurazione ad una residente di San Leone. Per l’avvocato Roberta Zicari, legale dell’utente, si tratta di una sentenza "importante poiché fuga ogni dubbio in merito alla natura dei pennelli, statuendo che non sono un impianto di depurazione e che il sistema tramite pennelli a mare si rivela del tutto inadeguato al corretto funzionamento del servizio". Una tesi simile, sul piano penale, aveva già portato al rinvio a giudizio dei vertici della società al termine di un’inchiesta che aveva fatto scattare anche il sequestro dei “pennelli” per presunti malfunzionamenti. La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola