Si fa più seria la questione relativa al sequestro del Centro Conferimento Rifiuti di contrada Calandra a Canicattì. La struttura era stata sequestrata a fini «probatori« il 2 ottobre di quest’anno.
Un provvedimento adottato dalla Procura della Repubblica di Agrigento nel quadro dell’inchiesta sulla situazione igienico-sanitaria e di sospetto inquinamento ambientale dell’area che ospitava il Centro di raccolta e stoccaggio dei rifiuti differenziati di Canicattì ed anche la struttura di «compattamento» dei rifiuti indifferenziati da conferire in discarica.
I magistrati inquirenti adesso hanno sottoposto a sequestro giudiziario l’intera struttura e notificato un avviso di garanzia. Sulla identità del destinatario però vige il più stretto riserbo.
L’articolo completo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia.