Il trasferimento all’ospedale «Di Cristina» di Palermo con sette ore di ritardo perché l’elicottero era impegnato e c’era una sola ambulanza. L’attesa è stata troppo lunga per tamponare i gravi problemi respiratori del bimbo appena nato che morì poco dopo essere arrivato nella struttura palermitana. Per i genitori, dal cui esposto ne scaturì un’inchiesta penale a carico dei medici, in seguito archiviata, la Corte di appello ha triplicato il risarcimento del danno, che dovrà pagare l’ospedale di Agrigento, rispetto alla sentenza di primo grado. La vicenda risale al 2001.