Si è sbloccata nel pomeriggio di ieri, la vertenza degli operatori ecologici di Lampedusa che da qualche giorno avevano fermato il servizio di raccolta rifiuti sulle isole pelagiche per protesta contro i ritardi nel pagamento dei loro stipendi.
Il vertice di questa mattina in Prefettura, si era inizialmente concluso con un nulla di fatto per la dichiarata impossibilità del comune, rappresentato dal sindaco Totò Martello accompagnato dal legale Nicola Grillo, di far fronte immediatamente al pagamento delle fatture arretrate alle imprese della Rti che gestisce il servizio e che ammonta a complessivi 800 mila euro.
Anche le ditte, rappresentate dall’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi, avevano fatto presente al prefetto Dario Caputo di non essere più nelle condizioni di anticipare ulteriori mensilità. Alla luce di questi due elementi, la riunione era stata sciolta e il prefetto si era detto pronto a procedere con la precettazione dei 16 operatori ecologici viste le condizioni igienico sanitarie dell’isola.
Prima di andar via, il prefetto, il suo capo di gabinetto Domenico Fichera, il sindaco e l’Ad di Iseda, hanno avuto un ulteriore colloquio per provare ad evitare in extremis proprio il ricorso alla precettazione. Al termine della nuova mediazione, da Giancarlo Alongi è arrivata la proposta che ha poi sbloccato il tavolo.
Agli operai si possono pagare subito 500 euro come anticipo della quattordicesima mentre il sindaco ha spiegato che lunedì avrebbe pagato una delle fatture arretrate alle imprese che si sono a loro volta impegnate a versare uno dei due stipendi arretrati ai netturbini. Informato della proposta il sindacalista Usb Aldo Mucci, lo stesso ha parlato con i propri iscritti che si sono detti disponibili a riprendere il servizio che inizierà domattina alle 6. Per accelerare il ritorno alla normalità in tempi rapidi, le imprese hanno chiesto al Comune di autorizzare servizi straordinari e l'utilizzo di mezzi aggiuntivi.
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