Le «avvisaglie» c’erano tutte. Già la scorsa settimana gli operatori ecologici della Rti Iseda, Seap e Sea, in servizio sulla più grande delle isole Pelagie, erano sul piede di guerra.
Reclamavano – e lo fanno ancora – il pagamento delle mensilità di maggio, giugno e la quattordicesima. Stipendi che i netturbini, questa volta, aspettavano. Erano quasi sicuri – dopo l’accordo sottoscritto al Comune di Lampedusa – che sarebbero arrivati. Non è stato però così. Dopo aver proclamato, la scorsa settimana, con la Usb, lo stato d’agitazione, ieri mattina sono stati «costretti» – per come loro stessi hanno dichiarato – a fermarsi.
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