A giudizio con l’accusa di stalking ai danni della moglie. L’imputato, un trentaquattrenne agrigentino che nei mesi scorsi era latitante essendosi sottratto a una misura cautelare, avrebbe perseguitato la donna pubblicando su Facebook foto porno in cui era immortalata in scene di sesso orale e per incuterle ancora più timore, sostiene l’accusa, le avrebbe fatto sapere che sarebbe stato inutile cancellare i vari profili perché «non ci voleva niente a crearne altri». La decisione di disporre l’approfondimento dibattimentale, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Alessandra Russo, è del gup Stefano Zammuto.