«Lo vado a trovare a casa perché mi ha rovinato, ha negato il risarcimento a mio figlio perché si era messo d’accordo con i medici dell’ospedale». L’irruzione in un’aula di tribunale un uomo di 65 anni di Palma di Montechiaro, gli costerà un processo per minaccia grave al giudice Alfonso Pinto, in servizio alla sezione civile del tribunale di Agrigento. Il pubblico ministero Maria Carolina De Pasquale, della Procura di Caltanissetta, competente per i reati di cui sono vittime i magistrati di Agrigento, ha disposto nei suoi confronti la citazione diretta a giudizio per l’imputazione di minacce gravi, per la quale si può anche procedere di ufficio. Castellino, attraverso il suo difensore, l’avvocato Fabio Inglima Modica, potrà scegliere di essere giudicato con il rito abbreviato. In questo caso non ci sarà un vero e proprio dibattimento ma si deciderà allo stato degli atti e l’eventuale condanna sarà ridotta di un terzo.