È stata organizzata per domani sera una fiaccolata silenziosa che si concluderà con una veglia di preghiera. La piccola comunità di Santo Stefano Quisquina si stringe al dolore e alla disperazione delle famiglie che hanno subito, ieri mattina, la tragedia di contrada Contuberna: sono morti, dopo che l’auto è precipitata dal viadotto, Maria Stella Traina di 32 anni e il figlio Angelo di 4 anno. La bambina, di appena 6 anni, l’unica sopravvissuta, resta invece ricoverata - in coma farmacologico - all'ospedale dei Bambini di Palermo. Ad organizzare in queste ore la fiaccolata silenziosa e la veglia di preghiera sono l'arciprete Antonino Massaro e don Nino Catanzaro. «Considerata la tragedia che si è presentata alla famiglia Geraci-Traina, i festeggiamenti in onore di Santa Rosalia sono stati rinviati a domenica 24 giugno - scrivono l’arciprete e il parroco - . Manifestiamo tutta la nostra solidarietà ai familiari, con la nostra vicinanza e la nostra preghiera». I festeggiamenti in onore di Santa Rosalia erano previsti per la prima domenica di giugno, quindi fra pochissimi giorni. Domani sera, a partire dalle 21, la fiaccolata che inizierà davanti la chiesa del Carmine e si concluderà in chiesa Madre con la veglia di preghiera. Maria Stella Traina, di professione infermiera, stava accompagnando la figlia a scuola, poi verosimilmente sarebbe andata a lasciare il bimbo più piccolo all’istituto dell’infanzia e, infine, avrebbe raggiunto il posto lavoro. Ma lungo la statale 118, la «Corleonese Agrigentina» in contrada Conturberna, la Fiat Punto, all’improvviso, dopo aver strisciato contro il guard-rail che s'è staccato soltanto nella parte superiore, è uscita fuoristrada ed è precipitata dal cavalcavia. Un volo di oltre 20 metri. La donna e il figlio Angelo di 4 anni sono morti sul colpo. Gravemente ferita l’altra figlia, ricoverata nell'ospedale dei Bambini a Palermo. La Procura della Repubblica di Sciacca, competente per territorio, ha aperto un fascicolo. Le cause dell’incidente non sono chiare. Forse l’auto procedeva a velocità sostenuta. Forse c'è stata una distrazione. O forse un malore improvviso della donna. Nessuna di queste ipotesi è stata, almeno per il momento, esclusa dai carabinieri. I militari dell’Arma che si sono occupati dei rilievi tecnici di rito e che, adesso, stanno riferendo al sostituto procuratore di turno. Nelle prossime ore il magistrato dovrebbe disporre l’autopsia sulla salma della donna. Intanto il sindaco di Santo Stefano ha proclamato il lutto cittadino. «La nostra piccola comunità è sotto shock», ha detto il primo cittadino Francesco Cacciatore. «Tutti confidiamo - ha aggiunto - che l’altra bambina che si trovava nell’auto e che è rimasta gravemente ferita possa farcela». Maria Stella Traina, che era sposata con un imprenditore agricolo del luogo, lavorava come infermiera presso la clinica privata «Ignazio Attardi» di Santo Stefano Quisquina. «Siamo sotto shock, sgomenti, addolorati. È una tragedia che coinvolge tutta la nostra comunità», conclude il sindaco che, ricandidato alle comunali del 10 giugno, ha sospeso «sine die» la campagna elettorale della coalizione «Avanti con progetto comune».