AGRIGENTO. «Sarebbe stato sufficiente essere più attenti e seguire il protocollo per salvare la vita del neonato, il piccolo Salvatore Aron è morto per una leggerezza. Se la patologia di cui soffriva fosse stata diagnosticata in tempo e il personale avesse controllato il funzionamento della culletta termica non si sarebbe spezzata una giovanissima vita». È il duro atto di accusa del pubblico ministero Manola Cellura che ha chiesto la condanna dei tre medici dell’ospedale San Giovanni di Dio, accusati di omicidio colposo. Si tratta della ginecologa Maria Concetta Rotolo, 60 anni; di Antonino Cutaia, 61 anni, pediatra in servizio al reparto di neonatologia, e dell’infermiere Giovanni Moscato, 50 anni.