CANICATTÌ. Si riaccende la polemica intorno all’«emergenza rifiuti» nonostante ormai da mercoledì scorso uomini e mezzi stiano lavorando di gran lena per sgomberare i quartiere di Canicattì dalle circa 400-500 tonnellate di pattume accumulate in settimane di scarso conferimento.
A riscaldare il clima la nota diramata dalla «Catanzaro Costruzioni» proprietaria dell’impianto di Siculiana dove la città di Canicattì non conferisce definitivamente più dall’11 dicembre 2017. I Catanzaro avevano detto che alla base della mancata riapertura dei cancelli ai rifiuti di Canicattì c’erano «rilevanti violazioni procedurali ed amministrative che –si legge nella nota la porrebbero al di fuori di un quadro di liceità e buona fede».
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