SCIACCA. Nelle indagini sull'avvelenamento di cani in contrada Muciare, a Sciacca, entrano in campo anche i carabinieri del Ris di Messina.
Il Dna di chi ha avvelenato
Pochi giorni fa, infatti, in occasione del rinvenimento di altri due cani morti accanto a una delle carcasse sono stati trovati reperti particolarmente interessanti. Si tratta di carta utilizzata da macellerie, di un paio di guanti in lattice e di un bicchiere di carta. Ebbene, per gli inquirenti da quegli oggetti si può ricavare il dna di chi li ha portati a Muciare che potrebbe essere quello di chi avrebbe effettuato il secondo avvelenamento. La Procura della Repubblica di Sciacca si muove con molta cautela, ma con altrettanta determinazione e, intanto, il sostituto Michele Marrone ha inviato questi reperti al Ris di Messina.
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