AGRIGENTO. Prima il decreto penale di condanna al titolare per «disturbo della quiete pubblica», adesso l’ordinanza del giudice civile che impone la chiusura a orari prestabiliti e con larghissimo anticipo rispetto al passato e impone il divieto di diffondere musica all’esterno e un limite di tre decibel per la diffusione sonora interna. La battaglia fra i residenti della salita San Calogero e i titolari del locale 'Nzolia, almeno in questa fase, la vincono i primi. Il giudice Silvia Capitano, della sezione civile del tribunale di Agrigento, ha emesso un’ordinanza cautelare che recepisce interamente le richieste di un gruppo di residenti che da tempo hanno avviato un’azione di protesta contro l’inquinamento acustico provocato dalla presenza di avventori del locale che, a loro dire, avrebbe provocato gravi danni e disagi.