AGRIGENTO. Non passa giorno senza che al Comune non arrivi una richiesta di risarcimento danni o una citazione in giudizio. L’ultimo caso, in ordine di tempo, riguarda l’appello proposto – contro l’ente – da una coppia di genitori. Gli agrigentini hanno chiesto il risarcimento del danno – quantificato in 103 mila euro – subito dal loro figlio minorenne nell’aprile del 2010. Allora, il giovane giocando a calcetto in un campetto gestito da una parrocchia, improvvisamente, a causa di una buca, resa invisibile da un cespuglio, inciampava e finiva pesantemente per terra. Il ragazzino, allora, riportò la frattura scomposta terza distale femore sinistro.
Il tribunale di Agrigento, al quale i genitori del ragazzo si erano rivolti, aveva già rigettato la loro richiesta di risarcimento danni. I genitori hanno però deciso di impugnare la sentenza davanti alla Corte d’Appello di Palermo. Il Comune di Agrigento, ancora una volta, ha, dunque, deciso di costituirsi in giudizio e il sindacooltre ad autorizzare la costituzione in giudizio, davanti la Corte d’Appello, dell’ente, ha conferito l’incarico di difesa e rappresentanza al funzionario specialista del primo settore di palazzo dei Giganti. Appena poche ore prima, il Municipio aveva deciso di costituirsi in giudizio, davanti al tribunale della città dei Templi, per resistere alla richiesta di risarcimento danni – quantificata in ben 176.128,95 euro – di un altro agrigentino.
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