AGRIGENTO. «Non sono mai andato nella farmacia Terrana di Porto Empedocle. Ho avuto cinque infarti, il diabete e i trigliceridi. Vado a prendere i farmaci ad Agrigento vicino casa». Un ottantaduenne di origini catanesi, che per definire il suo stato di salute dice di essere «funnuto» (fuso) mandando il tilt la pm romana Simona Faga (il presidente del collegio Antonio Genna le spiega il significato del termine dialettale), conferma implicitamente la tesi dell’accusa: l’anziano paziente del medico imputato Carmelo Amato sarebbe stato utilizzato, a sua insaputa, per giustificare la fuoriuscita di medicinali dalla farmacia di Mario Terrana che poi, sottobanco, sarebbero stati rivenduti nella parafarmacia riconducibile sempre all’empedoclino, figura chiave dell’inchiesta sulla presunta truffa nella vendita dei medicinali e finito, il 10 aprile di quattro anni fa, agli arresti domiciliari.