AGRIGENTO. Affidamento in prova ai servizi sociali con obbligo di restare a casa dalle 22 alle 7, divieto di allontanarsi dal proprio comune di residenza senza autorizzazione e, soprattutto, divieto di porre in essere manifestazioni pubbliche di ogni tipo. L’avvocato Giuseppe Arnone, ex presidente regionale di Legambiente, più volte candidato a sindaco e politico di lungo corso, per i prossimi sedici mesi non sarà un uomo del tutto libero. Come primo passo, intanto, annuncia che chiederà la grazia al presidente della Repubblica.
Gli è andata, tutto sommato, abbastanza bene perché la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione, per la quale non aveva beneficiato della sospensione condizionale, avrebbe potuto scontarla anche in carcere, come chiesto in udienza dal sostituto procuratore generale Rita Fulantelli, o in regime di detenzione domiciliare. La vicenda, che ha portato alla condanna definitiva, non sospesa per via di precedenti condanne, seppure minori per diffamazione, risale al 2011.
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