PALERMO. Per gli investigatori, Santo Sabella, sindaco di San Biagio Platani, era a disposizione della criminalità organizzata della zona. Il dato emerge dall’operazione – condotta dalla Dda di Palermo e coordinata dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Geri Ferrara, Claudio Camilleri, Alessia Sinatra - che ha portato in carcere 56 persone ritenute vicine alle famiglie mafiose agrigentine. Sabella, assieme a Giuseppe Nugara, ritenuto reggente della famiglia mafiosa del paese, e ad altri esponenti della cosca, avrebbe concordato le candidature da presentare sia nella lista a sostegno di Sabella in occasione delle elezioni comunali di San Biagio Platani del maggio 2014, che quelle avversarie. Nugara parlando con Raffaele la Rosa, altro indagato, dice “una lista sola .... sempre due liste si faranno sicuramente... però... ora c'è il però! ... non è che si può andare, non si può andare di nuovo con queste persone, non possono essere le stesse persone ... perché è una cosa che non va ... ci vogliono persone ... che tu devi amministrare bene, amministrare dico minchia il paese, magari che tengono il paese pulito e basta, non è che uno sa cosa va cercando, qui posti di lavoro non ce n'è....”. E La Rosa: "ora si . . . sarebbe cosa di farli unire . . mettetevi la testa a posto tutti quanti siete! . . . mettetevi d'accordo su chi deve fare il Sindaco e chi l'Assessore . . dovete stare in pace . . se dovete fare metà l'uno . . se dove fare . . . . così è . . . al tempo . . ..". Dopo l’elezione a sindaco, Sabella avrebbe poi raggiunto accordi con Nugara per agevolarlo nella gestione degli appalti pubblici banditi dal Comune, come nel caso dei lavori aggiudicati a una ditta di Favara. Nugara nelle intercettazioni dice: “Stiamo cercando di non dargli problemi . . siccome sono amici . . e tu non gli devi creare problemi”. E Sabella lo rassicurava: “Tu lo sai che ci siamo visti .. ci siamo visti per Pasqua .. loro sono venuti qua . . loro erano quasi fuori da questa gara . . e io mi sono messo a disposizione….”. In occasione della “Festa degli Archi di Pane”, Sabella avrebbe inoltre autorizzato una ditta ad iniziare i lavori ancor prima dell’avvenuta aggiudicazione della gara.