FAVARA. Il belga Sebastien Hubert Albert Beatrice De Meersman, 37 anni, ritenuto la mente dell'organizzazione criminale sgominata con l'operazione «Criminal drinks», che ha fatto luce su una presunta evasione fiscale internazionale per centinaia di milioni di euro, da ieri è detenuto in carcere in Italia. In mattinata c’è stata l’estradizione, alla quale la Procura lavorava da tanto tempo. Alle 13,30 De Meersman è atterrato all’aeroporto di Fiumicino ed è stato prelevato dalla polizia italiana.
L’operazione era stata concordata da alcune settimane. Le autorità del Paese belga aveva comunicato per iscrittto al pm Andrea Maggioni che, da un anno, dopo che era stata emessa un'ordinanza cautelare mai eseguita nei suoi confronti, chiedeva la consegna del capo della presunta organizzazione, che lo avrebbero estradato. Alla fine della lunga trattativa la magistratura belga aveva fatto sapere che De Meersman sarebbe stato imbarcato su un volo da Bruxelles a Roma e da lì prelevato dalla polizia italiana.
Ieri mattina l’epilogo che arriva dieci giorni dopo la terza operazione, scattata nell'ambito dell’inchiesta, svolta sul campo dalla Guardia di finanza di Agrigento e dall’ufficio delle dogane di Porto Empedocle, che ha portato a sei provvedimenti di fermo. Gli indagati dell’inchiesta, in tutto una quarantina, avrebbero evaso, grazie ad un commercio fittizio di alcolici, accise per 55 milioni di euro ed Iva per 13 milioni. Nel luglio dell'anno scorso sono scattati sedici provvedimenti di fermo. Tutto è partito da Favara.