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A Licata e Porto Empedocle torna l’emergenza rifiuti

Foto d'archivio

LICATA. Neanche un mese dopo la ripresa della raccolta dei rifiuti - dopo giorni e giorni, lo scorso ottobre, di sciopero selvaggio - la vertenza torna ad essere esplosiva. I netturbini - in servizio a Porto Empedocle - non incassano lo stipendio e oggi, dopo che nei giorni scorsi la Fit-Cisl di Agrigento aveva proclamato un nuovo stato d'agitazione, si riuniranno in assemblea. Dalle 10,20 alle 12,20, all'interno dell'isola ecologica della "Realmarina", incroceranno le braccia - in forma di protesta - e discuteranno per decidere le eventuali, nuove, azioni di lotta. Reclamavano - e continuano a farlo - il pagamento degli stipendi.

Lunedì scorso, il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, ha incontrato una delegazione dei lavoratori e il responsabile della Fit Cisl Umberto Nero. Il capo dell'amministrazione ha spiegato, ancora una volta, quelle che sono le difficoltà economiche attuali delle casse comunali. “Il sindaco – ha spiegato poi il sindacalista Umberto Nero – ha confermato che ci terrà informati sull'imminente arrivo di fondi regionali con i quali si è detta disponibile, una volta in cassa, a pagare una fattura arretrata alle imprese che potranno così saldare almeno uno degli stipendi arretrati”.

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2 Commenti

Riccardo

22/11/2017 11:59

Sono stato a Licata questa estate da amici...una discarica a cielo aperto e la cosa che mi ha fatto veramente pensare sono stati i cummuli di spazzatura per settimane non raccolti in spiaggia zona pisciotto.Vergogna, pericolosi per la salute oltre che spettacolo indecoroso

Angelo

22/11/2017 13:27

Eh ma al licatese non devi dirlo, licata è perfetta e guai a dirlo. tutti muti

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