Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Due 14enni usate come corrieri della droga, hashish e cocaina fra Palermo e Menfi: 6 arresti

Giuseppe Sanzone e Daniel Tabbone

AGRIGENTO. Due quattordicenni impiegate come corrieri per spacciare e trasferire droga da Palermo ad Agrigento. Così un gruppo criminale avrebbe trasportato e smerciato hashish e cocaina a giovanissimi nella zona del Belice. I carabinieri di Sciacca hanno eseguito a Menfi sei ordinanze di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari le accuse sono detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravante di aver destinato l'uso della droga anche a minorenni. Dalle indagini è emerso che la droga proveniente da Palermo veniva poi venduta nelle piazze di Menfi, Santa Margherita Belice, Montevago e Poggioreale. I militari hanno accertato, attraverso servizi di osservazione e pedinamenti, che la droga spesso sarebbe stata consegnata a pusher locali che a loro volta l’avrebbero rivenduta ad una clientela molto giovane. L'indagine è stata denominata “Street food” perché i corrieri, residenti tra Menfi e Santa Margherita, per organizzare i viaggi necessari per approvvigionarsi dei quantitativi di droga, facevano riferimento a cene, cibi di strada e fast food. In particolare due ragazze quattordicenni sarebbero state utilizzate sia come corrieri sia come assuntori finali delle sostanze stupefacenti. I carichi di droga, durante i viaggi da Palermo a Menfi, sarebbero stati nascosti dentro autovetture utilizzate ma, in alcuni casi, anche all'interno degli indumenti intimi delle giovani ragazze. Tra gli indagati emergono due figure: quelle di Giuseppe Sanzone (alias papà) e Daniel Tabbone (alias carciofetto), entrambi di Menfi, rispettivamente di 40 e 23 anni. I due sono i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere perché - secondo i carabinieri di Sciacca e Menfi, che hanno svolto le indagini - sarebbero stati coloro che "gestivano il presunto sodalizio criminale mettendo a disposizione auto e cellulari per il trasporto della sostanza stupefacente". Avrebbero inoltre messo a disposizione del gruppo auto e cellulari per l'approvvigionamento ed il trasporto della droga, organizzando con cadenza quasi giornaliera delle sortite nel capoluogo, per effettuare l'acquisto di hashish e cocaina. Si stima che in circa tre mesi, gli indagati abbiano movimentato sulle piazze di spaccio vari chili di hashish ed alcuni etti di cocaina, la maggior parte destinati ai più giovani, per un giro di affari complessivo di circa 200.000 euro. Gli altri quattro indagati - secondo il provvedimento firmato dal Gip e richiesto dalla Procura della Repubblica di Sciacca - sono stati invece posti ai domiciliari. Si tratta di Giulia Nigrelli, 20 anni, di Menfi; Calogero Friscia, 22 anni, di Menfi; Emanuele Gambino, 31 anni, di Sciacca e Giovanni Pilo, 22 anni, di Menfi. "Sanzone e Tabbone - secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma - utilizzando un collaudato modus operandi organizzavano con cadenza quasi giornaliera dei viaggi verso il capoluogo regionale, solitamente partecipandovi in prima persona o delegando i propri collaboratori, a volte anche minori, per effettuare l'acquisto dello stupefacente. In media, almeno uno, due panetti di hashish ed alcuni grammi di cocaina per ciascun viaggio".

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