AGRIGENTO. Sarebbe stato sorpreso, dai carabinieri, mentre, a bordo di un gommone, trainava un barcone utilizzato dai migranti per raggiungere clandestinamente la costa Agrigentina. Un «furto aggravato» in piena regola che è costata la denuncia, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, ad un trentasettenne, I. C. di Realmonte.
Quanto è avvenuto a Realmonte è soltanto l'ultimo - in ordine di tempo - episodio di «razzie» ai danni delle cosiddette «carrette del mare». Appena pochi giorni addietro, infatti, la Guardia costiera di Porto Empedocle era riuscita ad identificare ed a denunciare gli autori dei furti dei motori fuoribordo installati sulle imbarcazioni utilizzate dai migranti per effettuare la «traversata» della «speranza». Due gli empedoclini che, in quel caso, finirono nei guai per l'ipotesi di reato di furto aggravato. «Aggravato», in entrambi gli episodi, dal fatto che i motori ed il gommone erano stati impiegati per il reato di immigrazione clandestina.