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Omicidio di Licata, 14 colpi per uccidere l'agricoltore

LICATA. In quella zona, vicino alla rotonda di Mollarella, ora resta solo il silenzio. Quel silenzio che solo poche ore fu squarciato da decine di colpi di pistola. Sul terreno un cinquantenne. Ora è il tempo dell’inchiesta, degli interrogatori e dei tanti perchè che sembrano aver trovato, almeno dal punto di vista investigativo, la maggior parte delle risposte.

Sulla convalida del fermo - disposto dal sostituto procuratore, titolare del fascicolo di inchiesta, Carlo Cinque per omicidio e per porto illegale di arma da fuoco - si pronunzierà il giudice per le indagini preliminari. L'esame autoptico servirà soltanto, a quanto pare, per avere contezza del numero di proiettili che hanno centrato, nei pressi della rotonda di Mollarella a Licata, l'uomo.

Sembra essere certo invece - secondo le risultanze investigative dei poliziotti del commissariato di Licata, della Squadra Mobile della Questura di Agrigento e dei carabinieri della compagnia di Licata - che il giovane - ad essere fermato è stato il nipote della vittima: Giuseppe Volpe di 19 anni - abbia esploso quasi un intero caricatore: 14 colpi della sua pistola calibro 9, regolarmente detenuta, contro lo zio, il fratello della madre.

 

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