
AGRIGENTO. Musica ad alto volume ed oltre agli orari consentiti. Lo scontro tra il diritto al riposo delle persone e il rispetto della quiete pubblica, sanciti dal codice penale, e le esigenze economiche e turistiche della movida estiva, si ripropone a Licata, dove 70 cittadini abitanti nel centro storico hanno presentato un esposto alla Procura di Agrigento e hanno denunciato il disturbo della quiete pubblica a causa di musica a volume troppo elevato e schiamazzi notturni, anche oltre le 3 della notte.
Gli stessi licatesi si sono rivolti all’Arpa e al sindaco, sollecitando controlli sulle emissioni acustiche. E la polizia ha fatto “irruzione” nella movida licatese ma anche in quella agrigentina, per controllare il rispetto delle regole.
Gli agenti della Questura di Agrigento e del commissariato di Licata sono stati impegnati su diversi fronti, specie nelle zone marittime di Mollarella e San Leone dove in questo periodo si registra un notevole afflusso di turisti, ma anche di residenti, tale da rendere necessario la predisposizione di servizi volti a garantire la normale vivibilità e il decoro urbano.

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