AGRIGENTO. Riprenderanno il primo settembre. Quel che è venuto fuori in poco meno di due mesi di scavi archeologici nell'area del santuario Ellestico-Romano, nelle vicinanze dell'agorà, è però un autentico tesoro. Oltre alla protome leonina che, probabilmente, era posta nell'architrave del portico che contornava il tempio romano, gli archeologi del Parco "Valle dei Templi" hanno ritrovato diversi elementi architettonici dello stesso porticato. Pezzi di cornici, di modanatura che sono collassati e che poi vennero ricoperti dall'imponente strato di discarica che è successiva al periodo tardo antico. Si tratta di elementi architettonici che, a scavi completati, potranno certamente essere utilizzati per l'anastilosi del portico.
«Resta da rimuovere una parte importante della discarica - ha spiegato ieri, l'archeologa del Parco: Valentina Caminneci - ma la mole di materiale che abbiamo rinvenuto e precatalogato è davvero enorme. Ogni giorno venivano raccolte, in media, 15, 20 cassette di legno di reperti. Si tratta di un immondezzaio pieno di testimonianze. Per la maggior parte abbiamo trovato ceramica ed anfore, soprattutto le anfore sono indicatori importanti per conoscere la provenienza del contenitore ed i commerci in corso. Abbiamo trovato ceramica importata e da produzione locale, ceramica da mensa, che serviva per il consumo dei cibi, che va distinta da quella da cucina che poteva essere posizionata sul fuoco. Per i reperti c'è adesso un lavoro di catalogazione con la suddivisione per classi e poi con la definizione della cronologia. Sarà necessario del tempo e si tratta anche di materiale ripetitivo».
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