SCIACCA. L'incendio del 14 luglio scorso, nell’area compresa tra San Michele e Pierderici, a Sciacca, ha mandato in fumo circa sei ettari di bosco. Reso necessario lo sgombero, per alcune ore, di tre palazzine di via Boccone del Povero e diversi lanci da parte di un canadair che scaricava acqua per evitare che le fiamme dal bosco raggiungessero le case della zona. A distanza di 20 giorni i carabinieri hanno fatto scattare l’arresto di Paolo La Bella, di 32 anni, incensurato, che svolge lavori saltuari di manovale, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, su richiesta del sostituto procuratore Christian Del Turco. La Bella è indagato per incendio boschivo e si trova ai domiciliari.
Quello di Pierderici è stato uno degli incendi più gravi divampati negli ultimi mesi nel territorio agrigentino ed avrebbe potuto avere conseguenze maggiori. Mentre le fiamme avvolgevano l’area boschiva e il fumo raggiungeva tutta la zona di Sant’Agostino si è reso necessario anche fare sgomberare una scuola dove alcune centinaia di bambini svolgevano il Grest.