AGRIGENTO. Dieci condanne da un minimo di due anni fino a quattro anni e mezzo. Per il pubblico ministero Andrea Maggioni le indagini, svolte sul campo dalla Digos, «hanno accertato in modo inequivocabile l'esistenza di una rete di faccendieri che metteva in contatto medici corrotti con pazienti che erano disposti a pagare per avere l'attestazione di una falsa invalidità da usare per lucrare i benefici della legge 104».
Il magistrato che ha condotto l'inchiesta «La carica delle 104» - che ha sgominato la presunta «fabbrica» di falsi invalidi, in alcuni casi scoperti con le immagini impietose delle telecamere che hanno filmato le sceneggiate degli arrivi per la visita davanti alla commissione in ambulanza e barella, salvo poi scendere a piedi, convinti di non essere visti - ha concluso la requisitoria, durata poco meno di cinque ore, per i dieci imputati dell'inchiesta che hanno scelto il giudizio abbreviato.
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