AGRIGENTO. Assoluzione perché il fatto non sussiste: l’avvocato Giuseppe Arnone, candidato a sindaco nel 2012, non tentò di estorcere denaro al collega e candidato rivale Salvatore Pennica, né «esercitò arbitrariamente le proprie ragioni».
La sentenza che lo scagiona dalle accuse, dopo un lungo processo che ha subito una battuta di arresto per il trasferimento del magistrato davanti al quale si celebrava il dibattimento, è stata emessa ieri pomeriggio dal giudice monocratico Giuseppe Miceli.
Arnone era stato denunciato più volte da Pennica (fra loro, peraltro, sono in corso diversi contenziosi penali di varia natura) che sosteneva di essere stato destinatario di una serie reiterata di richieste estorsive. I due erano candidati a sindaco nel 2012 e vennero sconfitti a vantaggio di Marco Zambuto che ottenne la rielezione, salvo poi dimettersi due anni dopo per una vicenda giudiziaria che lo avrebbe portato alla sospensione anche se poi fu assolto.
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