AGRIGENTO. Abusi sessuali ripetuti nei confronti di disabili psichici e minorenni di cui, invece, avrebbe dovuto prendersi cura. Le immagini shock, in alcuni casi, sono state anche immortalate nei video, trovati nel suo pc, che avrebbe girato forse a insaputa delle sue vittime. Per Carmelo Angelo Grillo, 52 anni, principale imputato dell’inchiesta sulla «comunità degli orrori» di Licata, la condanna a 10 anni e 2 mesi di reclusione è stata confermata. Il verdetto è stato emesso dai giudici della terza sezione penale della Corte di appello di Palermo che non hanno modificato la decisione del gup di Agrigento, Stefano Zammuto, che il primo ottobre dell’anno scorso ha emesso la sentenza infliggendogli una pena che sarebbe stata aumentata di un terzo – quindi superiore ai 15 anni – se non avesse scelto il giudizio abbreviato.