AGRIGENTO. La confisca dei beni sequestrati un anno e mezzo fa e la sorveglianza speciale per due anni: il pubblico ministero Carlo Cinque tira le somme del procedimento di prevenzione avviato nei confronti del raffadalese Daniele Rampello, 50 anni, personaggio chiave dell’inchiesta sulla presunta fabbrica di falsi invalidi che ha portato all’operazione «La carica delle 104».
Il magistrato della Procura, al termine delle udienze in contraddittorio, ha chiesto la confisca, vale a dire la definitiva acquisizione da parte dello Stato, che diventa comunque definitiva solo dopo il pronunciamento della Cassazione, dei beni stimati in circa due milioni e mezzo di euro e riconducibili anche ad altri familiari, che erano stati sottoposti a sequestro nel novembre del 2016. Nei suoi confronti il pm, ritenendolo «socialmente pericoloso», ha chiesto pure l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per due anni.
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