AGRIGENTO. «Il fatto è diverso da come descritto nel decreto che dispone il giudizio»: il gup Stefano Zammuto emette un’ordinanza con la quale restituisce gli atti al pubblico ministero e non emette la sentenza del processo nel quale erano imputate l’avvocato Francesca Picone e la sorella Concetta, consulente di un patronato.
Ieri, per tutta la mattina, avevano replicato il pm, i difensori di parte civile (nel collegio gli avvocati Giuseppe Arnone, Salvatore Pennica, Arnaldo Faro, Gisella Spataro e Daniela Cipolla), e i legali delle imputate Annalisa Russello e Angelo Farruggia. L’accusa ipotizzata dalla Procura è di estorsione e tentata estorsione ai danni di alcuni clienti dell’avvocatessa.
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