LAMPEDUSA. Marco ha fatto gol al ministro Luca Lotti, Mohamed ha infilato la porta difesa dalla sindaca Giusi Nicolini. Due ragazzini simbolo dell’amicizia e dell’integrazione sono stati scelti per concludere la festa dello sport che ha rappresentato uno straordinario momento di gioia e di condivisione. Un sogno che sembrava impossibile diventerà realtà: Lampedusa avrà il suo stadio, non più quello polveroso attuale, il vecchio «La Salina», ma un impianto vero, in erba di ultima generazione, con una tribuna da 500 posti più recinzioni, spogliatoi e impianto d’illuminazione. La posa della prima zolla ha segnato l’inizio dei lavori che permetteranno alla comunità delle Pelagie di dotarsi di un moderno e funzionale centro di aggregazione, che permetterà ai giovani delle squadre di calcio locali, agli studenti e ai ragazzi immigrati ospiti del centro di accoglienza di beneficiare di una serie di opportunità sportive, di percorsi formativi e di integrazione.