PALMA DI MONTECHIARO. Sono riprese questa mattina le operazioni di demolizione di immobili realizzati abusivamente nella fascia dei 150 metri dalla battigia nel territorio di Palma di Montechiaro.
I mezzi della ditta Patriarca che ha vinto l’appalto del Comune si sono presentati in contrada Ciotta – Gaffe per demolire lo stabile, scortati dalle forze di polizia extraterritoriali. Una volta giunti sul posto, però, i tecnici del Comune hanno preso atto della volontà degli ex proprietari di demolire autonomamente il villino.
Nella zona infatti c’erano gli operai di una ditta privata che stavano procedendo all’abbattimento del manufatto. Si tratta di uno stabile con 6 mini appartamenti nella zona balneare di Ciotta – Gaffe.
Gli ex proprietari dell’immobile da radere al suolo, residenti in provincia di Pavia, avevano presentato ricorso con urgenza al Tar Sicilia – Palermo, di misura cautelare presidenziale provvisoria, per l’annullamento dell’ordinanza di demolizione che il Comune di Palma ha fatto notificare in data 3 maggio per l’abbattimento dell’immobile identificato in catasto al foglio di mappa 81 in contrada Ciotta Gaffe. Ma oggi hanno deciso di demolire.
Quello di oggi è il secondo intervento di demolizione dei 15 inseriti in una lista che è stata inoltrata all’ufficio tecnico comunale dalla Procura della Repubblica di Agrigento, e che riguarda gli abusi insanabili, perché realizzati in totale assenza di concessione edilizia con sentenze già passate in giudicato, alcune delle quali risalgono a 25 anni fa ma non sono mai state eseguite.
Tutti villini che sono stati realizzati nelle zone balneari della città del Gattopardo, da Marina di Palma a Capreria, fino a Ciotta – Facciomare. In tutto sono dieci chilometri di costa dove sorgono immobili costruiti abusivamente che adesso dovranno essere rasi al suolo.
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