
AGRIGENTO. Da Agrigento a Burgio, da Licata a Bivona, sono 800 gli addetti al servizio antincendio nelle aree boschive che entreranno in azione, a partire dal 15 giugno e fino al 15 ottobre, in tutto il territorio provinciale. Per gli incendi nelle aree boschive, purtroppo, è già suonato il campanello d’allarme con quanto accaduto il primo maggio a Sciacca, quando le fiamme partite da un barbecue in località San Calogero hanno mandato in fumo circa 6 ettari di bosco. P
oche ore dopo a Bovo Marina soltanto l’azione tempestiva di un gruppo di volontari di Mare Vivo e poi dei vigili del fuoco ha evitato un secondo rogo in poche ore e a distanza di appena una trentina di chilometri. Calogero Crapanzano, a capo dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Agrigento, conferma anche per il 2017 i dati riguardanti uomini e mezzi dello scorso anno.
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3 Commenti
enza
04/05/2017 09:59
E continuiamo con assumere stile forestali che non faranno nulla
Franco
06/05/2017 22:07
Invece di far lavorare i troppi forestali già presenti o gli statali fannulloni continuano a creare questi posti in vista delle elezioni.
Pippo
12/05/2017 09:33
Vergogna.i nebrodi bruciano e prevedono 800 inutili nellagrigentino.assurdo i nebrodi sono i boschi più estesi della sicilia.politica assurda