PALMA DI MONTECHIARO. La prima casa costruita senza licenza nella zona balneare di Palma di Montechiaro è stata abbattuta. Il villino della famiglia Riballa, una coppia di coniugi palmesi residenti in Piemonte, adesso è stato raso al suolo dalle ruspe private, ingaggiate dagli stessi ex proprietari che hanno ottemperato autonomamente all’ordine di demolizione senza attendere l’intervento della ditta Patriarca, che ha vinto l’appalto del Comune. Le ruspe sono entrate in azione questa mattina in contrada Ciotta – Facciomare. Si tratta del primo immobile abusivo costruito a meno di 150 metri dalla battigia, nelle zone balneari della città del Gattopardo, secondo un ordine della Procura della Repubblica di Agrigento che ha trasmesso una lista di 15 immobili insanabili dal punto di vista amministrativo. La decisione dei coniugi Riballa, che hanno deciso di abbattere l’immobile in maniera autonoma, ha fatto slittare le operazioni di demolizione “pubbliche”, quelle che saranno effettuate dalla ditta Patriarca, a lunedì prossimo 8 maggio. Questo perché, visto che il primo della lista ha optato per la demolizione autonoma, l’ufficio tecnico del Comune deve avere il tempo di notificare l’atto di immissione in possesso dell’immobile, al secondo posto dell’elenco stilato dalla Procura. Se anche l’ex proprietario del villino che segue in graduatoria opterà per la demolizione autonoma, la lista scorrerà ancora. Fino ad esaurire l’elenco di 15 villini costruiti in zone con vincolo ad inedificabilità assoluta, praticamente quelli sul mare, a meno di 150 metri dalla battigia. Si tratta di sentenze passate in giudicato, alcune delle quali risalgono al 1992 e che non sono mai state eseguite.