PALERMO. Hanno sentito una frenata improvvisa, violenta e inaspettata. Temevano ci fosse stato un incidente o qualcosa di simile, ma quando hanno saputo cosa fosse successo i passeggeri del Palermo-Agrigento sono rimasti impietriti. Si sono informati con il personale e hanno scoperto che il treno su cui erano a bordo aveva sbagliato direzione. Come può succedere in auto o in moto ad ogni banalissimo incrocio. Il binario preso dal convoglio non era quello diretto ad Agrigento, bensì quello che solitamente dirige i treni verso Messina. Un errore tecnico, dicono le Ferrovie, ma questo non cancella tutte le perplessità del caso. Un viaggio che difficilmente qualcuno dei pendolari del treno Palermo-Agrigento dimenticherà. Non tanto per il disagio o in ritardo in sé (contenuto in «soli» 18 minuti) ma per una questione di sicurezza in sé. Già il binario unico, una costante praticamente in tutta la Sicilia (su 1350 chilometri di ferrovia nell'Isola, solo 180 sono a doppia rotaia), non è proprio il massimo né come velocità né come tranquillità, se a questo si aggiungono errori o problemi tecnici, si capisce come il potenziale problema sia un qualcosa da non sottovalutare. In merito a questo episodio "RFI precisa che la sicurezza dei viaggiatori non è mai stata messa a repentaglio. L'episodio non è imputabile a un guasto tecnico del convoglio di Trenitalia, bensì a un errato istradamento del treno da parte di RFI, gestore della circolazione ferroviaria. I sistemi tecnologici di RFI hanno immediatamente bloccato la marcia del treno, permettendo così di ripristinare il corretto tracciato. RFI si scusa per il disagio ricordando che il treno, nonostante il perditempo iniziale di trenta minuti, è giunto a Agrigento con 18 minuti di ritardo". DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE