PORTO EMPEDOCLE. Ben 308 chilogrammi di novellame di sarda trovati in mezzo ai rifiuti. Cento chili di seppie prive della documentazione per garantirne la tracciabilità ed altrettanti cento chili di prodotti ittici congelati, collocati negli espositori per essere venduti, in cattivo stato di conservazione, inidonei al consumo umano. È stata raffica di sequestri e contravvenzioni - nell'ambito dell'operazione di vigilanza denominata "Spada vivo" - da parte della Guardia costiera di Porto Empedocle, coordinati da Filippo Maria Parisi e degli uffici circondariali marittimi di Sciacca, Lampedusa e Licata. Un'operazione che mira a garantire il rispetto delle norme che disciplinano l’intera filiera della pesca, dalla cattura alla vendita al dettaglio, per tutelare il consumatore finale, ma anche per evitare che vengano utilizzati attrezzi da pesca non consentiti. GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE