SCIACCA. Salvatore Allegro, ex consigliere provinciale e dipendente comunale, dovrà ricevere dal Comune quasi 40 mila euro. Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Sciacca gli ha riconosciuto l’equo indennizzo perché, carte alla mano, le mansioni svolte dal dipendente, «stare in posizione curvata sulla scrivania per quasi tutto l’orario giornaliero» hanno peggiorato le sue condizioni di salute. La vicenda parte dal 2007 quando Allegro ha avanzato le prime richieste di essere adibito a mansioni diverse, con un tavolo adeguato alle sue condizioni che non lo costringesse a stare in una posizione curvata sulla scrivania.
Ha avanzato istanze fino al 2009 quando la commissione medica di verifica di Agrigento ha riconosciuto la non idoneità del dipendente a svolgere le mansioni alle quali era preposto e la necessità di essere adibito a mansioni finalizzate a non peggiorare le sue condizioni.
Tuttavia, il Comitato di Verifica per le cause di servizio di Roma ha espresso parere negativo, sostenendo che questa patologia non sarebbe da ricondurre a causa di servizio perché dalle prestazioni lavorative del dipendente «non sarebbero riscontrabili strapazzi e disagi di particolare intensità che abbiano potuto prevalere sui fattori individuali e determinare, sia in toto che come concausa, la patologia stessa».
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