
SCIACCA. Il sequestro della pistola e l’avvio dell’indagine hanno fatto scattare l’iscrizione nel registro degli indagati del saccense che ha sparato a un cane, ma questo al momento è un atto dovuto.
Saranno i successivi accertamenti che verranno effettuati dal commissariato di polizia e coordinati dalla Procura della Repubblica di Sciacca a chiarire la vicenda e dunque a stabilire se il sessantenne ha sparato perché più cani gli sono arrivati a due metri ringhiando e quindi minacciando di aggredirlo o se c’erano possibilità alternative a quella di fare fuoco per mandare via gli animali che sono entrati nella sua proprietà, superando una recinzione.
Il legale del saccense, l’avvocato Maurizio Gaudio, non ha dubbi sul fatto che il sessantenne ha sparato per evitare di essere aggredito.
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