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Licata, lavapiatti morì folgorato: condannati in tre

LICATA. Lavapiatti morto folgorato il giorno prima del suo venticinquesimo compleanno mentre puliva e svuotava un frigorifero del ristorante: i due datori di lavoro e l’elettricista sono stati condannati per l’accusa di omicidio colposo.

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Gianfranca Claudia Infantino. Due anni di reclusione sono stati inflitti ai fratelli Angelo e Salvatore Cardella, 53 e 52 anni, titolari del ristorante “Logico”, di Licata, dove la vittima lavorava. Un anno di reclusione, invece, è stato inflitto a Giuseppe Vedda, 57 anni, elettricista ingaggiato dai ristoratori per riparare l’impianto elettrico il cui intervento, invece, avrebbe provocato la morte per folgoramento di Gaetano Albo che toccò un tubo che gli scaricò addosso la corrente elettrica.

Il giudice ha stabilito che gli imputati dovranno risarcire i genitori e i fratelli dello sfortunato lavoratore, costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Calogero Meli, stabilendo anche una provvisionale (anticipo, subito esecutivo) di 20 mila euro per i genitori e 10 mila per i fratelli.

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