SCIACCA. La pena disposta dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca a due saccensi, accusati di avere fatto trovare a un ingegnere, Michele Buscarnera, molto noto in città, un sacchetto di plastica contenente una testa mozzata di capretto sulla maniglia della porta dello studio professionale, è stata di un anno di reclusione.
La condanna è stata inflitta a Baldassare Giaimo, di 57 anni, e Giuseppe Gallina, di 67, il primo commerciante e il secondo pensionato.
Il pubblico ministero aveva chiesto 7 mesi di reclusione nei confronti di due saccensi accusati di minacce all’ingegnere Michele Buscarnera che il primo marzo del 2011 ha trovato, posizionato sulla maniglia della porta d’ingresso del suo studio, il sacchetto con la testa mozzata di capretto. Buscarnera al processo si è costituito parte civile, assistito dall’avvovato Aldo Rossi, con una richiesta di risarcimento di 50 mila euro.
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