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Ospitano nella tomba di famiglia un'immigrata morta, agrigentini premiati in Germania

La signora Amalia Gelardi

AGRIGENTO. L'integrazione in Europa passa da Agrigento, terra di approdo di migliaia di profughi e migranti. Qui tutti trovano accoglienza e chi non ce la fa nel viaggio della speranza attraverso il Canale di Sicilia qui trova degna sepoltura.

Esemplare il gesto di Giuseppe Gelardi e Amalia Vullo, marito e moglie, che hanno ricevuto in Germania un riconoscimento speciale nell'ambito del Premio per la Pace di Dresda, per aver accolto nella loro tomba di famiglia, al cimitero di Bonamorone, una ragazza di 17 anni, proveniente dall’Eritrea, annegata con i suoi familiari nel Mediterraneo nella strage del 3 ottobre 2013 a Lampedusa.

"E' stata un'idea spontanea. Dopo la tragedia bisognava dare degna sepoltura ai morti", racconta la signora Amalia Vullo spiegando di aver subito condiviso l'idea con suo marito e con i due figli che hanno si sono subito trovati d'accordo.

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