LAMPEDUSA. Ci hanno provato. Per il secondo giorno consecutivo, le due squadre di sommozzatori della Guardia costiera di Messina e Cagliari, ieri mattina, hanno raggiunto - a circa cinque miglia dalla costa di Lampedusa - il luogo della tragedia. Avrebbero dovuto immergersi per tentare di disincagliare e recuperare il cadavere di Francesco Solina, il pescatore cinquantunenne che è scomparso, lo scorso 3 gennaio, quando è naufragato il peschereccio "Giacomo Maria". Il mare troppo mosso e le cosiddette, in gergo, "onde lunghe" hanno impedito che i sub si calassero in profondità. Ci riproveranno oggi. L'appuntamento è all'alba. Perché a partire dalle 7, secondo il bollettino meteo, dovrebbe aumentare il vento da Nord-Ovest e dunque c'è il concreto rischio che, nuovamente, l'immersione non possa farsi. E se salterà anche oggi, la situazione potrebbe divenire complicata. Il bollettino meteorologico non promette infatti nulla di buono. Anzi. Secondo le previsioni, almeno fino a giovedì prossimo, su Lampedusa dovrebbe soffiare vento fino a 40 nodi. E dunque - se oggi il tentativo di recupero della salma dovesse, nuovamente, fallire - i sub non potranno che provare ad immergersi a partire dal prossimo giovedì. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE