LICATA. Sono riprese ieri le operazioni di demolizione di immobili abusivi a Licata. La terza lista, che prevede l’abbattimento di 30 villini costruiti sul mare, elaborata dall’ufficio Urbanistica del Comune d’intesa con la Procura della Repubblica di Agrigento, è già stata aperta. E ieri mattina i tecnici comunali, assieme ai vertici della Procura ed ai mezzi della ditta Patriarca di Comiso (che ha in gestione l’appalto per le demolizioni di manufatti costruiti abusivamente), si sono recati prima al Pisciotto e poi a Torre Di Gaffe per notificare l’atto di immissione in possesso a due ex proprietari dei villini in graduatoria ma in entrambi i casi le ruspe non si sono azionate in quanto gli aventi causa hanno dichiarato che provvederanno autonomamente (con imprese di fiducia) a radere al suolo quanto costruito senza licenza edilizia in zone con il vincolo di inedificabilità assoluta.
La legge prevede infatti la possibilità che a procedere alla demolizione siano gli stessi ex proprietari, entro 10 giorni dalla notifica dell’immissione in possesso. Per completare la seconda lista, che attualmente è sub judice si attende l’esito di un ricorso incidentale che è stato presentato da un ex proprietario. E poi le ruspe entreranno in azione. Ma per il momento si fermeranno almeno fino a dopo le feste. Il sindaco, Angelo Cambiano, insieme al presidente del consiglio comunale, Carmelinda Callea e ad una folta rappresentanza di consiglieri di maggioranza ed opposizione, sono stati ricevuti dal Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede.
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