AGRIGENTO. Falsi braccianti agricoli, giornate di lavoro e aziende inesistenti. Così due titolari di aziende agricole dell’Agrigentino sono stati denunciati per aver truffato l’Inps e 34 “braccianti”.
I responsabili avrebbero presentato documenti che attestavano rapporti di lavoro inventati. L’Inps che ha erogato alle ditte indennità assistenziali e previdenziali per lo svolgimento di “giornate agricole” da parte di braccianti.
Si tratta di 32 persone, formalmente assunte dal 2008 al 2011, che avrebbero percepito disoccupazione, maternità e malattia per un ammontare complessivo pari a circa 150mila euro.
Le fiamme gialle della tenenza di Canicattì hanno analizzato la documentazione e hanno anche scoperto che il presupposto per aver titolo all’erogazione dell’indennità, oltre allo stato di disoccupazione, è quello di aver svolto nell’anno di riferimento attività bracciantile per un numero minimo di giornate lavorative. I militari hanno scoperto la completa assenza di sedi operative, l’omessa presentazione delle previste dichiarazioni dei redditi, l’assenza strumenti per la conduzione dell’azienda nonché dei requisiti minimi necessari per poter svolgere una qualsiasi attività d’impresa agricola.
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